Il giorno che la cuoca ha letto
questo post relativo alla sfida MTC di novembre, ha sussultato. Che sfida incredibile! Che gara entusiasmante!! Semplice e complessa allo stesso tempo.
La difficoltà maggiore che ha avuto la cuoca non è stata quale libro scegliere, ma proprio quale libro scegliere. E’ ‘mpazzut’ il narratore. No, il narratore conserva ancora tutte le sue facoltà mentali e anche la sua proprietà di linguaggio. Il problema della cuoca è stato che in un attimo le sono venute in mente diecimila ricette da associare a tutti i libri che nel tempo le hanno regalato emozioni. Classici, moderni, gialli, pulp, italiani, russi, sudamericani…. quanta roba da cucinare! Non sto scherzando: ha preso un foglio e ha scritto tutta una serie di titoli che lei ama, o i nomi dei personaggi che le sono rimasti nel cuore e di fianco un potenziale muffin….
C’era una varietà di abbinamenti da far spavento: salmone, aneto e panna acida per Anna Karenina; cioccolato, caffè e marmellata di arancia per Mattatoio n. 5; feta, olive, basilico e polvere di arancia per Odissea; funghi con profumo di thè per Alice nel Paese delle Meraviglie; farina di segale, cavolfiore e formaggio per La casa del tempo sospeso (uno dei libri più belli e coinvolgenti che la cuoca abbia mai letto, consigliato vivamente!!)… e via di seguito, ci sarebbe da far durare questo mese un’eternità per tutte le scelte. A questo punto con una sorta di schema tipo torneo, la cuoca ha messo uno contro l’altro, libri, personaggi e motivazioni che l’avrebbero spinta a scrivere e cucinare… ed è venuta fuori lei, l’incarnazione della donna con tutte le sue indecisioni: Dona Flor, carica di colore, di profumi estivi, contraddizioni. Dona Flor non è forte come Gabriela o Teresa Batista, altre donne meravigliose dei libri di Joerge Amado, lei è mansueta, stretta in una vita di mezzo, senza sorprese… ma ad un certo punto l’imprevisto arriva: Vadinho, il suo adorato, bellissimo e inaffidabilissimo marito muore, durante il carnevale, vestito da Bahiana. Dopo un lungo e straziante lutto, si presenta a lei il tranquillissimo Dott. Teodoro Madureira, l’antitesi del suo primo marito. Comincia a questo punto per Dona Flor un cammino verso le scelte, la paura di farle, le responsabilità di fronte alle quali ogni donna viene posta: c’è la voglia di provare cose nuove, ma la paura di lasciare la tradizione; la tranquillità o l’azzardo; essere cristiani o perdersi nella superstizione di un candomblè; perbenismo o lussuria; la castità o lasciarsi andare ai propri piaceri intimi;
Dona Flor è nata in Brasile.. addirittura a Bahia, non può essere facile scegliere in una terra fatta di contraddizioni estreme. E infatti lei non sceglierà, vorrà tutto ciò che potrà avere.
“Siamo i tuoi due mariti, i tuoi due volti, il tuo si e la tua negazione. Per essere felice hai bisogno di tutti e due. Quando eri sola con me, avevi il mio amore ma ti mancava tutto e quanto soffrivi! Poi avesti solo lui: avevi tutto, non ti mancava niente, e soffrivi ancora di più. Ora, si, sei Dona Flor, intera, come devi essere….”
…e questi muffin sono un omaggio a Dona Flor. La composizione degli ingredienti è la stessa di una sopa bahiana che Dona Flor preparava spesso, il vatapà, dolce e piccante, aspra e delicata, sapori in contraddizione fra di loro, ma che riuniti compongono l’armonia perfetta per il palato.
INGREDIENTI
100gr di farina
80gr di farina di cocco
3uova
100ml di latte di cocco
100ml di olio extravergine di oliva
100gr di parmigiano (o gryère se c’è)
1 bustina di lievito secco
1 cipolla
1 spicchio di aglio
zenzero fresco a fettine
2 peperoncini verdi
2 pomodorini
1 lime
100gr di gamberetti freschi sgusciati
semi di coriandolo pestati
poche gocce di tabasco
sale, pepe
![]()
PROCEDIMENTO
In una padella far rosolare rapidamente la cipolla tagliata a tocchettini, aggiungere le fettine di zenzero, lo spicchio d’aglio (che a fine cottura dovrà essere eliminato), i peperoncini tagliati a listarelle, e appena i gamberi saranno rosa spegnere. far freddare e aggiungere la buccia grattugiata del lime e il suo succo. Accendere il forno a 180°. Setacciare insieme il lievito, le due farine il sale, i semi di coriandolo, sale e pepe. In una ciotola capiente battere le uova con i due tipi di latte e l’olio e il tabasco, quindi aggiungere pian piano il composto secco di farina, mescolando pian piano. Tagliare a tocchetti piccolissimi i pomodorini e aggiungerli all’impasto insieme ai gamberi, mescolare ancora un pò. Inserire dei pirottini in uno stampo apposito e versarci dentro due cucchiaiate di composto. Infornare nel forno che ormai è arrivato a temperatura per 25 minuti.
![]()
L’angolo del sommelier: visto che abbiamo fatto tanta fatica per arrivare fino in Brasile, resteremo in zona abbinando un bel vino rosè del nord est brasiliano (esistono? Si e sono anche buoni e si trovano anche in Italia), prodotto a Pernambuco, ottenuto da uve Syrah e Touriga National, fresco, fruttatissimo,
(function(i,s,o,g,r,a,m){i[‘GoogleAnalyticsObject’]=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,’script’,’//www.google-analytics.com/analytics.js’,’ga’);
ga(‘create’, ‘UA-57293687-1′, ‘auto’);
ga(‘send’, ‘pageview’);